Alcune abitudini imposte dal Covid-19 resteranno anche oltre l’emergenza. Rappresentano la base di un’accelerazione tecnologica destinata a proseguire: ecco analizzate le prospettive dei settori cloud computing, cybersecurity, e-commerce, biotech e robotica.

L’impatto del Covid-19 e delle misure adottate per contenerlo hanno costi sociali ed economici enormi. Al di là delle ondate di contagio e dei lockdown, alcune abitudini (a partire da un maggiore distanziamento sociale) resteranno anche oltre l’emergenza. È quindi a un orizzonte medio-lungo che bisogna guardare per individuare quei “macro-trend” che caratterizzeranno il mondo post-pandemia.
All’interno di un quadro complesso, infatti, emergono alcuni settori in crescita, a partire da quello tecnologico. Da marzo, la digitalizzazione ha consentito di lavorare da casa, fare lezione a distanza, supportato le attività commerciali. In altre parole: ha aiutato il sistema a non collassare. Non è una fiammata ma una crescita strutturale. Ecco quali comparti hanno ricevuto un’accelerazione destinata a proseguire.
Cloud: il lavoro si sposta “sulle nuvole”
Il cloud computing sta potenziando i progressi tecnologici in settori come l’intelligenza artificiale e il cosiddetto Internet of Things. Spostare prodotti e servizi sulla “nuvola informatica” sta trasformando l’industria del software, con le società che forniscono Software-as-a-Service (SaaS) in cloud che hanno surclassato quelle tradizionali. Il cloud è una tecnologia che, digitalizzando l’infrastruttura aziendale, abilita (solo per citare le applicazioni più visibili) servizi come riunioni virtuali e condivisione di file da qualsiasi luogo. In sicurezza, a patto di investire sulla sicurezza informatica.
Cybersecurity: digitalizzare sì, ma in sicurezza
La digitalizzazione aumenta la cosiddetta “superficie d’attacco”. Cioè quell’insieme di funzioni e dati potenzialmente esposti a un’offensiva informatica. La digital transformation non è quindi percorribile senza cybersecurity. Lavorare in smart working con dispositivi aziendali o privati estende di fatto i confini dell’ufficio. Confini che vanno protetti.
Per le aziende, il ricorso al remote working comporta quindi un’accelerazione degli investimenti in sistemi di protezione. Secondo Cyber Security Ventures, tra il 2017 e il 2021 la spesa globale in prodotti di sicurezza informatica supererà i 1.000 miliardi di dollari. Un investimento corposo ma necessario se si pensa ai costi cui si espone un’azienda vittima di una violazione di dati: secondo il Ponemon Istitute sono, in media, di 3,6 milioni di dollari.

Settore E-commerce: la spesa è online
Durante il lockdown sono aumentati i volumi di vendita dell’e-commerce. Le società che già operavano nel settore hanno accelerato, migliorando l’efficienza logistica. Le imprese che non avevano un solido canale online si sono attrezzate per avere un nuovo sbocco commerciale. È l’innesco di una trasformazione: le aziende stanno discutendo nuovamente la propria organizzazione. Crescono così investimenti in tecnologia e infrastrutture per consentire ai fornitori di servizi logistici di competere in un mondo sempre più digitale. Secondo TI Insights, tra il 2018 e il 2023 l’e-commerce crescerà a un ritmo medio dell’11,8% l’anno.
Per quanto i volumi siano già importanti, si tratta di un mega-trend ancora giovane. La sfida sta nell’individuare oggi i vincitori di domani.
La sanità verso la transizione: il settore Biotech
Il post-Covid comporterà probabilmente un profondo riesame dei rischi per la salute e dei sistemi sanitari globali. In questo scenario, la rilevanza del settore biotecnologico è destinata ad aumentare. Nonostante le oscillazioni dei mercati, infatti, molte società del settore hanno continuato a registrare importanti risultati in test clinici, omologazioni, accordi di licenza. Con un tasso di crescita annua stimato a due cifre, il biotech è oggi uno dei settori più promettenti, anche perché supportato da alcuni mega-trend: l’età media in aumento e una occidentalizzazione degli stili di vita in tutto il mondo lasciano prevedere un cospicuo aumento della spesa sanitaria e della necessità di farmaci efficaci.
Settore Robotico e AI, numeri da fantascienza
L’adozione di robot sempre più sofisticati, accelerata dall’intelligenza artificiale, sta accompagnando il profondo cambiamento tecnologico che tocca diversi ambiti, dalla vita privata ai processi produttivi. La robotica esce quindi dall’alveo della fantascienza per lasciare un segno duraturo sulla produttività globale e sulla futura sostenibilità dell’economia. Con il ricorso sempre più diffuso all’automazione, afferma un report di Myria Research, il settore dovrebbe arrivare a valere 1.200 miliardi di dollari entro il 2025.