Quali sono le conseguenze economiche della morte di Elisabetta II?

L’Inghilterra sta vivendo uno dei momenti più complicati della sua storia.

Elisabetta II è stata dal 6 febbraio 1952 all’8 settembre 2022, giorno della sua morte, regina del Regno Unito, dell’Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth e diventò tale, a 25 anni quando venne incoronata il 2 giugno 1953 nell’abbazia di Westminster. Il suo è stato il regno più lungo della storia britannica.

Nell’arco temporale di 70 anni, la regina ha assistito a importanti cambiamenti come, per esempio, la devoluzione del potere nel Regno Unito, la vicenda del rimpatrio della costituzione canadese e la decolonizzazione in Africa con il rafforzamento del Commonwealth delle nazioni di cui è stata a capo.

Qual è il ruolo del Re e della Regina nel Regno Unito?

Il Regno Unito rappresenta il primo Stato al mondo in cui si è affermata una forma di governo che va sotto il nome di Parlamentarismo, derivazione della più antica Monarchia Costituzionale.

A oggi la figura del sovrano britannico svolge funzioni simili a un Presidente della Repubblica all’interno di una regione parlamentare. Elisabetta II era Capo di Stato mentre la Corona, istituzione che lei ha rappresentato, fa parte – insieme alla Camera dei Lords e dei Comuni – del Parlamento inglese e ha un valore simbolico di unità e identità nazionale. I poteri che le sono stati riconosciuti sono per lo più di natura formale e sono esercitati dal Primo Ministro e dal governo. La regina continua a esercitarne, però, 3 essenziali:

  1. diritto di essere consultata;
  2. diritto di consigliare;
  3. diritto di mettere in guardia.

Corona: il Patrimonio economico

È importante fare una distinzione tra il patrimonio personale della regina (circa 530 milioni di dollari) e quello della famiglia Windsor, i reali del Regno Unito della Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord.

Il secondo si attesta intorno ai 28 miliardi di dollari secondo le ultime stime di Forbes, suddiviso nella seguente maniera:

  1. Crown Estate 19,5 miliardi di dollari;
  2. Buckingham Palace 4,9 miliardi di dollari;
  3. Ducato di Cornovaglia 1,3 miliardi;
  4. Ducato di Lancaster 748 milioni;
  5. Kensington Palace 630 milioni;
  6. Crown Estate Scotland 592 milioni;
  7. beni personali di Sua Maestà 500 milioni.

La regina riusciva a guadagnare principalmente tramite il Sovereign Grant, ossia il finanziamento della Corona tramite i fondi pubblici.

Secondo il bilancio finanziario più recente riferito al 2019, la Corona è riuscita a garantirsi un’entrata di circa 96 milioni di euro.

Da parte sua, però, la regina cedeva i guadagni provenienti dal Crown Estate, ossia un portafoglio finanziario di proprietà della Corona Britannica.

Elisabetta II aveva poi anche altre fonti di guadagno come, per esempio, proprietà private in città e campagna, tra cui il Ducato di Lancaster, castelli che potevano essere visitati a pagamento, musei e tutto il merchandising legato alla Famiglia Reale.

Economia: la situazione del Paese

Nel mese di agosto l’inflazione è scesa complice il rallentamento dei prezzi del carburante, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 9,9% all’anno secondo le stime pubblicate dall’Office For National Statistics (ONS). Questo numero è leggermente inferiore a quello che gli analisti finanziari si aspettavano, ossia un 10,2%.

Che cos’è l’indice dei prezzi al consumo? S’intende un paniere di diversi beni che viene utilizzato per cercare di capire quanto la vita costi in media.

Se si ha un indice prezzo al consumo in forte crescita rispetto all’anno precedente, vuol dire molto probabilmente che l’inflazione si sta facendo sentire.

Per combattere questa situazione, il nuovo ministro britannico Liz Truss ha annunciato un pacchetto fiscale di emergenza, che dal 1°ottobre, fissa un tetto massimo di 2500 sterline all’anno per i prossimi due anni alle bollette energetiche annuali delle famiglie, con una garanzia equivalente per le imprese nei prossimi sei mesi e un ulteriore sostegno in settori ritenuti vulnerabili. Per questo motivo, negli ultimi giorni si è potuto assistere a un deprezzamento deciso della sterlina che ha fatto segnare il nuovo minimo storico vs il dollaro.

L’obiettivo di quest’ultima manovra è quello di cercare di ridurre l’inflazione del 5% rispetto agli aumenti attualmente previsti del 13% già dal mese di ottobre. Quest’ultimo pacchetto di misure insieme ad altre manovre si prevede avrà un costo di circa 130 miliardi di sterline, quindi, un numero decisamente significativo e servirà probabilmente, almeno nel breve, a ridurre l’inflazione. Gli effetti invece che avrà nel medio e lungo termine sono poi più difficile da predire.

Il pensiero e l’azione della Bank of England sta andando nella stessa direzione della BCE e della FED perché anche in Inghilterra sono stati costretti ad aumentare i tassi d’interesse, quindi a rendere il denaro più caro per cercare di tenere sotto controllo l’inflazione.

Bisognerà vedere come risponderà il Regno Unito e soprattutto se questa risposta che avverrà sarà migliore o peggiore di quella che c’è stata negli Stati Uniti e in Europa.

Quali saranno le possibili conseguenze economiche?

Una delle conseguenze peggiori per gli UK dopo la morte della regina sarà il calo del valore della valuta britannica.

Secondo molti studi, tra cui quelli di Kit Juckes, Chief Global FX Strategist di Société Générale, la sterlina peggiorerà una traiettoria già discendente negli ultimi mesi, che ha toccato i $1,1469:

“C’è una forte possibilità che il re Carlo III sarà il primo monarca britannico a pagare più di una sterlina per un dollaro, o più di una sterlina per un euro o entrambi. Nessuno dei due scenari è probabile quest’anno, ma la tendenza al ribasso della sterlina non finirà fino a quando non ci sarà un cambiamento sismico nella direzione della politica economica e dell’economia”, nell’opinione dell’esperto.

In questo scenario, aumenta la pressione per Truss, la nuova premier inglese, membro del partito conservatore britannico e su re Carlo, che dovranno provare a riunire un popolo profondamente sconvolta dalla perdita di Elisabetta.

La monarchia sta già subendo moltissime critiche poiché ancorata a dei valori del passato e per il peso avuto sulle finanze pubbliche

Andrew Roberts, storico e professore al King’s College di Londra, ha parlato alla CNBC di questa situazione: “Re Carlo ha già dei piani – li vedremo nei prossimi mesi e certamente anni – per snellire la famiglia reale. Stiamo affrontando una massiccia crisi del costo della vita nel Regno Unito, ovviamente, e ciò che la gente vuole vedere è che la famiglia reale rifletta questo”.

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