Elon Musk annuncia lo stop al pagamento delle autovetture di Tesla in Bitcoin, salvo poi dichiararsi comunque sostenitore della criptovaluta. Intanto il valore crolla.

“La vera battaglia sarà tra monete tradizionali e criptovalute. Io supporto queste ultime”. L’amministratore delegato di Tesla e di SpaceX, Elon Musk, è tornato a twittare sui Bitcoin, dopo la pesante ondata di storni che ha colpito le monete digitali alternative. Anche a causa delle sue decisioni.
In seguito alla stretta sull’utilizzo da parte della Cina, ma anche alla decisione della stessa Tesla di archiviare i pagamenti in Bitcoin delle sue autovetture per via dell’impatto ambientale della criptovaluta, il risultato è stata la perdita di quasi metà del valore della moneta alternativa in poche settimane.
Le perdite dei Bitcoin
La capitalizzazione globale delle criptovalute si è ridotta di mille miliardi di dollari dai massimi ai minimi del mese, con il prezzo del Bitcoin che è arrivato a perdere oltre il 40%.
Questa diminuzione repentina è arrivata dopo una lunga crescita iniziata a ottobre 2020. Ed Elon Musk ha perso il 24% del suo patrimonio con il crollo dei Bitcoin, che lui stesso in un certo senso ha causato.
Gli annunci di Musk e le scelte cinesi
Il primo calo consistente del valore del Bitcoin si è registrato quando, il 12 maggio, Elon Musk ha fatto sapere con un tweet di aver sospeso la possibilità di comprare un’auto Tesla in Bitcoin fino a quando l’attività che porta alle generazione di nuove unità della criptovaluta (mining) non userà fonti di energia più sostenibili.
Anche se il tweet precisava l’intenzione di Tesla di non volersi disfare dei Bitcoin detenuti, il messaggio ha causato comunque la discesa del prezzo della criptovaluta e diverse critiche da parte degli investitori in Bitcoin, proprio perché Tesla e Musk erano ritenuti gli alleati più importanti nel settore tecnologico ed economico.
Lo scorso marzo, infatti, Elon Musk aveva introdotto la possibilità di pagare le sue auto elettriche in criptovalute, proprio dopo l’annuncio di aver comprato Bitcoin per 1,5 miliardi di dollari. Successivamente ne aveva rivenduto il 10% per “provarne la liquidità”. Questi annunci avevano fatto salire il prezzo dei Bitcoin: il fatto che un’azienda come Tesla li accettasse era un segnale positivo della diffusione come crescente strumento di pagamento. L’acquisto da parte della società, inoltre, faceva ipotizzare che anche altre imprese avrebbero seguito il suo esempio.
Ora Musk ha ribadito che il suo supporto ai Bitcoin rimane invariato, ma i suoi post e le conseguenti discussioni continuano a far precipitare il prezzo della criptovaluta. Anche perché, nel frattempo, tre associazioni finanziarie cinesi facenti capo allo Stato hanno raccomandato ai loro membri di evitare qualsiasi attività di finanziamento legata alle criptovalute attraverso un comunicato che chiariva alcune prescrizioni della Banca Centrale Cinese già in vigore.
Le conseguenze
Eppure, nonostante lui stesso abbia contribuito con le sue dichiarazioni allo “sboom” del Bitcoin e alle sue perdite economiche, Elon Musk continua a professarsi sostenitore delle criptovalute nella “battaglia” con le monete tradizionali. Questo almeno è ciò che ha dichiarato in risposta ai commenti di chi lo identifica come causa del ribasso della criptovaluta.
L’annuncio che Tesla non avrebbe più accettato la criptovaluta come pagamento è stata motivata con ragioni di tipo ambientale. Molti però, sospettano che la mossa abbia più a che fare con le basse proiezioni di guadagni a lungo termine di Tesla.
Elon Musk è diventato la persona più ricca del mondo dopo che le azioni di Tesla sono aumentate di quasi il 750% lo scorso anno, grazie al boom di tutti i titoli tecnologici in piena pandemia. Nonostante abbia riportato un utile record nel primo trimestre, le azioni della società di auto elettriche hanno perso circa un quinto del loro valore a causa della carenza globale di microchip e della crescente concorrenza delle case automobilistiche tradizionali.
Dopo il crollo delle azioni di Tesla, però, Elon Musk ha perso il suo posto come seconda persona più ricca del mondo, cedendo la sua posizione al presidente di LVMH Bernard Arnault. Ma una nuova iniziativa nel mondo delle criptovalute promette di riportarlo in vetta: il CEO di Tesla ha appena siglato un accordo con la società canadese Geometric Energy Corporation per portare nell’orbita della Luna un loro satellite con la sua SpaceX. Tutta la missione sarà pagata dalla società canadese in Dogecoin, la stessa criptovaluta che Musk sta “aiutando a sviluppare”, ha affermato.