Questo progetto potrebbe portare grandi cambiamenti sui mercati e sulla piattaforma.
Dopo un periodo di trattative serrate, Twitter ha annunciato che il suo CdA ha accettato l’offerta di acquisto presentata da Elon Musk, che si aggira intorno ai $44 miliardi.
Il patron di Tesla si è assicurato da diverse banche il denaro necessario per finanziare l’operazione tramite un’OPA. OPA o Offerta Pubblica di Acquisto, è un’operazione di borsa dove una persona fisica o giuridica dichiara pubblicamente agli azionisti di una società quotata di voler comprare i loro titoli a un prezzo più alto rispetto a quello di borsa, per rafforzare il proprio controllo sulla società.
La piattaforma lascerà quindi Wall Street entro la fine del 2022, dopo che l’operazione sarà completata con la definitiva acquisizione ufficiale da parte del Ceo di Tesla.
Elon Musk acquista Twitter: la situazione
Nella giornata del 26 aprile, Elon Musk ha acquistato ufficialmente Twitter per 54,20 dollari per azione, per un totale di circa $44 miliardi.
Dopo alcuni mesi di contrattazione, è arrivato l’ok all’unanimità da parte del consiglio di amministrazione del social network, che ha preso questa decisione dopo aver capito che la vendita fosse la scelta più intelligente per poter permettere a Twitter di svilupparsi ulteriormente e innovarsi.
Il Wall Street Journal aveva pubblicato alcune anticipazioni riguardanti le cifre e la data di closing dell’operazione e anche per questo motivo le azioni in borsa erano arrivate a guadagnare il 6,10%.
Le indiscrezioni più clamorose riguardano però la modalità di pagamento: l’offerta di Elon Musk è superiore del 38% rispetto al reale valore di Twitter e per poterla formulare, ha ottenuto circa $ 25 miliardi di prestito mentre il resto è stato prelevato direttamente dal suo patrimonio, attualmente superiore ai 257 miliardi secondo una classifica stilata da Bloomberg Billionaires Index.
I progetti di Elon Musk
Elon Musk, con l’acquisizione di Twitter, sembra avere un obiettivo ben chiaro in mente: rendere la piattaforma la perfetta espressione della libertà di parola e per questo motivo, il CEO di Tesla, si auto-definisce “assolutista della libertà di parola“.
Le opinioni degli utenti si dividono in due filoni principali: chi pensa che il suo controllo possa far diventare un‘arena di odio Twitter e chi pensa che il suo pensiero tendente alla non censura sia del tutto inutile per eliminare i problemi della piattaforma.
Elon Musk non ha ancora spiegato nei dettagli quali saranno i cambiamenti del social network nel prossimo futuro ma ha chiaramente detto che sarà trasformato e che si dovrebbe basare su un algoritmo open-source.
Una delle poche svolte ormai certa è che Twitter sarà una “compagnia privata”, al di fuori della Borsa, non più quotata e senza stretta sorveglianza della Security and Exchange Commission, l’autorità che regolamenta i mercati statunitensi.
Il motivo? Musk e la Sec sono in conflitto ormai da quando nel 2018, l’ente federale, dopo l’annuncio della privatizzazione di Tesla aveva posto il veto sulla pubblicazione di tweet previo controllo preventivo per evitare che le sue parole potessero impattare sul titolo di Tesla. Da quel momento Musk non ha mai più tollerato la sua presenza e ha sempre espresso pubblicamente il suo dissenso.
Oltre alla motivazione personale, questa mossa serve per non dover più sottostare alle stringenti comunicazioni sui dati trimestrali, portando meno pressione da parte degli azionisti, che generalmente tendono a chiedere risultati nel breve termine in base alle molte oscillazioni del mercato. La particolarità di questa operazione è che Musk, in sostanza, potrà far crescere Twitter senza preoccuparsi troppo del fatturato e della crescita degli utenti.
Le possibili implicazioni sul mondo Crypto
L’accordo tra Musk e Twitter potrebbe avere anche grandi implicazioni per il mercato delle criptovalute in termini di apprezzamento dei prezzi.
Perché? Basti pensare quali movimenti ribassisti ha generato l’imprenditore per più di un anno da quando ha rivelato che Tesla avrebbe acquistato Bitcoin.
Con l’acquisizione della piattaforma potrebbe quindi bastare una scintilla per accendere un nuovo impulso rialzista.
Negli ultimi giorni, per esempio, il prezzo di Dogecoin è salito di quasi il 40% grazie alla possibilità che Musk inserisca nel social network la crypto, magari per poter pagare un eventuale servizio Premium. La valuta digitale, dai 12 centesimi iniziali, è quindi salita a 16,7 centesimi dopo l’annuncio dell’acquisto ed è tornata tra le prime 10 criptovalute più preziose al mondo per valore di mercato.
In ogni caso, si aspettano annunci nelle prossime settimane da parte di Musk per capire quale saranno i veri cambiamenti sul social network.
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