Tinaba-FunniFin: l’educazione finanziaria come chiave per un futuro più stabile

Dal risparmio all’investimento, come viene visto il denaro in Europa e in Italia.

L’educazione finanziaria è un tema molto importante, soprattutto in un mondo in cui la gestione del denaro è sempre più complessa. Purtroppo, non è un segreto che molti italiani non siano sufficientemente preparati.

Negli anni, per fortuna, sono aumentati coloro che vorrebbero l’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole e sul posto di lavoro!

Com’è messa davvero l’Italia e com’è possibile porre rimedio a questa situazione?

Educazione finanziaria: la situazione in Europa

L’Europa negli ultimi anni sta cercando di promuovere maggiormente la consapevolezza finanziaria tra la popolazione.

Secondo l’Indice OCSE sull’educazione finanziaria, i paesi europei che si posizionano ai primi posti nella classifica sono la Danimarca, la Norvegia e la Svezia, bravi a distinguersi per l’attenzione data all’argomento nelle scuole e nei programmi di formazione per adulti.

L’Unione Europea ha lanciato diverse iniziative per promuovere l’educazione finanziaria tra i cittadini europei, come il Piano d’Azione dell’UE per l’educazione finanziaria, lanciato nel 2020, che si propone di arricchire le competenze finanziarie dei cittadini, in particolare dei giovani. In particolare, Regno Unito, Germania, Francia e Olanda, hanno avviato programmi e iniziative a riguardo.

Non c’è da considerare solo un lato della medaglia, infatti, l’educazione finanziaria non riguarda solo i consumatori, ma anche le imprese e le istituzioni. Per questo motivo, in molti Paesi sono stati inseriti regolamenti e normative per migliorare la trasparenza dei prodotti finanziari e sostenere i consumatori.

Educazione finanziaria: com’è messa l’Italia

Il vero problema, però, è che nonostante aumenti la curiosità in materia, circa la metà della popolazione dell’Ue afferma di non avere una comprensione sufficiente dei concetti finanziari di base e in particolar modo l’Italia è in coda alle statistiche (fonte Ocse/Infe 2020). Un deficit che è più evidente negli strati sociali a basso reddito, resi ancora più fragili dall’inflazione.

Purtroppo, anche nel 2023, l’Italia non sembra essere molto avanti in materia di educazione finanziaria, tanto che secondo l’Indice OCSE, l’Italia si posiziona al 25° posto su 31 paesi valutati, con un punteggio inferiore alla media.

In particolare, il rapporto evidenzia che solo il 35% degli italiani ha una buona conoscenza dei concetti finanziari di base, come l’interesse composto o la diversificazione degli investimenti e solo il 24% degli italiani ha una buona conoscenza dei prodotti finanziari, come ad esempio i fondi comuni di investimento.

Questa problematica non è una novità, infatti nel 2018 il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria ha scelto ottobre come “Mese dell’Educazione Finanziaria” con l’obiettivo di creare iniziative ed eventi gratuiti per accrescere le conoscenze di base su questi temi.

L’educazione finanziaria può aiutare a pianificare il futuro, a prendere decisioni migliori su cosa fare del proprio denaro e a investire nei mercati dei capitali, oltre ad essere uno strumento strategico utile per proteggersi dall’indebitamento eccessivo, dall’assunzione di rischi esagerati, dalle frodi o dai rischi informatici.

Educazione finanziaria: quali aziende si stanno muovendo concretamente?

Molte aziende stanno cercando di muoversi concretamente per cercare di portare l’educazione finanziaria tra la popolazione. Ecco alcuni esempi:

  1. Intuit: società di software che crea programmi come QuickBooks, potente software di contabilità e gestionale, ha lanciato il “Financial Freedom Studio”, sito web che offre strumenti in grado di aiutare le persone a comprendere meglio questa materia;
  2. Mastercard: azienda tecnologica americana leader insieme nei servizi di pagamento a livello globale, ha lanciato “Master Your Card”, la propria piattaforma di educazione finanziaria, che offre diverse risorse educative, tra cui giochi online, quiz e webinar.
  1. Khan Academy: organizzazione educativa senza scopo di lucro che destina corsi online gratuiti, tra cui un corso di finanza personale, che parla di bilancio familiare, tasse e, in generale, del risparmio per la pensione.
  2. NerdWallet: sito web che dà consigli finanziari utili per aiutare le persone a prendere decisioni finanziarie in maniera del tutto informata. All’interno del sito web si possono trovare guide e articoli educativi su argomenti finanziari.

Tinaba-FunniFin: cosa possono fare in merito?

Per migliorare la situazione, sono necessari maggiori sforzi per educare le persone all’importanza di acquisire le competenze necessarie per gestire il proprio denaro in modo adeguato.

Per questo motivo, inizierà la collaborazione tra Tinaba e FunniFin, per rendere l’educazione finanziaria divertente e semplice soprattutto per i più giovani!

Tinaba, che con la sua App cerca di rivolgersi ai più giovani offrendo un conto gratuito e senza costi nascosti, da anni sta provando a colmare questo gap con la creazione di un blog e del canale YouTube “Investiamo”, dedicato alla formazione finanziaria, che in poco tempo ha raggiunto oltre 42.500 iscritti e 1 milione e mezzo di visualizzazioni.

Per continuare questo percorso, Tinaba ha deciso di scegliere FunniFin come partner per cercare di introdurre un aspetto ludico, consentendo agli utenti tramite l’apposita applicazione, di mettersi alla prova in attività di investimento virtuale. Tinaba e Banca Profilo diventeranno “protagonisti”, andando a creare moduli, quiz e tornei sponsorizzati che seguiranno il filone educational intrapreso da anni.

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