Il NAV è un importante indicatore per gli Exchange-traded fund. Ecco come e quanto spesso viene calcolato, a cosa serve e perché è così importante.

NAV è un acronimo che sta per Net Asset Value, cioè “valore netto dell’asset”. Come si intuisce già dalle tre parole che lo compongono, rappresenta il valore contabile di una quota di un fondo ovvero il valore reale del bene o della società. Pur essendo differente dal prezzo, offre la misura di quanto un investitore potrebbe incassare al momento del rimborso o quanto dovrebbe pagare per sottoscrivere nuove quote.
Come si calcola il NAV
Nel caso di un fondo comune d’investimento, il NAV si calcola suddividendo il valore del portafoglio per il numero di quote. Nel caso di un ETF (cioè di fondi quotati e negoziati in borsa che replicano un benchmark di riferimento), il metodo cambia. Il NAV è infatti la differenza tra il valore delle attività (il valore delle sue partecipazioni in contanti, azioni, obbligazioni, derivati finanziari e altri titoli) e quello delle passività, diviso per il numero di azioni in circolazione. Identifica quindi il valore del portafoglio al netto di commissioni e altre passività legate alla gestione.
NAV ETF: attività e passività
Lo scopo degli ETF è quello di replicare nel modo migliore possibile l’indice da loro seguito. Gli ETF puntano a replicare un indice in due modi: nel caso di replica fisica, si acquistano tutti i titoli dell’indice o un loro campione. Nel caso di replica sintetica o indiretta, si fa ricorso a strumenti finanziari derivati attraverso un’operazione in swap: contratto stipulato con una controparte per scambiare un asset in una data futura, a un prezzo e a quantità prestabilite. Questa distinzione si riflette sul metodo di calcolo il Net Asset Value.
Se l’ETF è a replica fisica, le attività sono costituite da tutti i titoli in portafoglio e dagli incrementi di reddito generati. Se la replica è sintetica, invece, le attività sono costituite dai collaterali posti a garanzia, dai guadagni non realizzati sugli swap e dalla liquidità. Le passività sono invece rappresentate dalle commissioni della società che gestiscono l’ETF e (nel caso di replica sintetica) dalle perdite non realizzate sugli swap.
Quando si calcola il NAV
Per i fondi comuni – strumenti attivi che prevedono la delega a un investitore istituzionale del proprio denaro per investirlo in titoli finanziari – il NAV viene calcolato una volta al giorno. Gli ETF, invece, hanno bisogno di conoscere il Net Asset Value più spesso, per la semplice ragione che sono scambiabili sui mercati come se fossero delle azioni.
È stato così introdotto l’iNAV, dove la “i” sta per “intraday”. Il calcolo viene diffuso ogni 15 secondi, in modo da avere un dato alla base degli scambi il più fedele possibile al valore dell’ETF. L’ iNAV è quindi una misura di valore molto utile quando si sta cercando di negoziare un ETF.
Net Asset Value: sconto e premio
Il NAV è una misura contabile. E come tale si distingue dal prezzo di mercato, determinato anche dalla domanda e dall’offerta. La distinzione tra NAV e il prezzo è spesso minima e, visto il continuo aggiornamento del NAV degli ETF, cambia in fretta. Si parla di “premio” quando una quota viene venduta a un prezzo superiore al Net Asset Value e di “sconto” quando si verifica la condizione opposta (cioè quando il prezzo di mercato è inferiore al NAV).