Questo indice viene considerato dalla maggior parte dei riferimenti normativi nazionali per l’adeguamento di valori espressi in euro correnti.

L’inflazione è un processo di aumento dei prezzi, continuo e generalizzato, dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie.
Un aumento dell’inflazione comporta un aumento della velocità di crescita dei prezzi, mentre una riduzione si verifica nel momento in cui i prezzi, anche se in aumento, crescono a una velocità minore. Ma come si misura l’inflazione?
Come si misura l’inflazione?
L’inflazione si misura attraverso la realizzazione di un indice dei prezzi al consumo (IPC), strumento statistico in grado di misurare le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, cioè il paniere, indicativo degli effettivi dei consumi delle famiglie in uno specifico anno.
L’Istat crea tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l’intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e l’indice armonizzato europeo (IPCA).
Soffermiamoci su FOI (Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie), indice che si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente, usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato.
Questo indice rileva il tasso di variazione dei prezzi di un paniere di beni e servizi rappresentativo della spesa delle famiglie.
Il processo di calcolo dell’IPC prevede tre fasi: la selezione del paniere di beni e servizi, la raccolta dei prezzi e il calcolo dell’indice. Scopriamo come funzionano.
La selezione del paniere di beni e servizi
La prima fase consiste nella selezione di un paniere rappresentativo di beni e servizi. Il paniere può includere prodotti alimentari, abbigliamento e trasporti, servizi pubblici, prodotti per la cura della casa, tra gli altri. Ovviamente la scelta è influenzata dalle abitudini di consumo della popolazione e dalle tendenze economiche.
La raccolta dei prezzi
La seconda fase del processo prevede la raccolta dei prezzi dei prodotti scelti nel paniere, in modo costante per assicurarsi che i dati presi siano precisi e rappresentativi della situazione attuale. I prezzi possono essere raccolti tramite rilevazioni dirette, sondaggi online o chiamata.
Il calcolo dell’indice
L’ultima fase, il calcolo dell’indice, richiede di lavorare i dati presi sulla base del metodo prescelto. Il metodo più comune quello della media ponderata, che tiene conto dei prezzi relativi di ogni prodotto nel paniere. Ogni prodotto viene pesato a seconda della sua importanza nella spesa delle famiglie, facendo sì che quelli più costosi abbiano un peso maggiore nell’indice rispetto a quelli meno costosi.
Questo indice è importante perché rappresenta l’inflazione, ovvero l’aumento dei prezzi al consumo, ed è essenziale per le decisioni di politica economica, per il controllo dell’inflazione e per la gestione del debito pubblico.
Dove viene pubblicato Indice FOI e con quale cadenza?
In Italia, l’indice FOI viene pubblicato mensilmente dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) insieme all’IPC (Indice dei Prezzi al Consumo generale), entro il 15 del mese successivo a quello di riferimento. La data e la frequenza possono cambiare a seconda del paese e della fonte di pubblicazione, sia attraverso il sito web dell’ente che attraverso altre modalità di accesso.
Negli Stati Uniti, per esempio, l’indice CPI-W (consumer price index), viene pubblicato ogni mese dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti (USDL), generalmente verso la metà del mese successivo a quello di riferimento.
Indice FOI: esempio pratico
Ecco un esempio semplificato di calcolo dell’indice FOI:
- Definire la base di riferimento: si sceglie un anno di base, come per esempio l’anno 2010, con un valore base dell’indice pari a 100.
- Selezionare i beni e i servizi di consumo delle famiglie di operai e impiegati: vengono indicati i principali beni e servizi acquistati dai gruppi di famiglie, come ad esempio, abbigliamento, alloggio, cibo, trasporti, ecc.
- Raccogliere i dati: si raccolgono i prezzi dei beni e dei servizi selezionati dall’inizio dell’anno di riferimento scelto fino alla data corrente.
- Calcolare il prezzo relativo: si calcola la variazione percentuale dei prezzi dei beni e dei servizi rispetto all’anno 2010, cioè la base di riferimento.
- Calcolare l’indice FOI: si prende come base l’indice, cioè 100 e l’anno di riferimento (anno 2010), moltiplicando la variazione percentuale per il valore base dell’indice.
Se nel 2010 il valore dell’indice FOI era di 100 e nel 2022 la variazione percentuale dei prezzi dei beni e dei servizi rispetto al 2010 è del 25%, l’indice FOI per il 2022 sarà pari a:
Indice FOI 2022 = 100 (valore base) x 1,25 (variazione percentuale) = 125