Quando si presenta un aumento del 20% o più, in un ampio indice di mercato per almeno due mesi, siamo in una fase di Bull Market. Quali sono gli altri segnali?

Orso e toro sono i due simboli dei mercati azionari, li vediamo spesso sui giornali, in televisione e anche davanti alla borsa di New York. A Wall Street, infatti, nella strada dalla quale prende il nome la più famosa borsa del mondo, campeggia una scultura in bronzo di un toro che supera le 3 tonnellate, realizzata dallo scultore italiano Arturo Di Modica. Ma perché il toro è così importante per il mondo finanziario?
Cosa significa “Bull Market”
Se dobbiamo attenerci alla definizione di “Bull Market” data dalla Securities and Exchange Commission (SEC), il Mercato Toro è quel “periodo in cui i prezzi delle azioni sono in aumento e l’umore dei mercati è ottimista. Generalmente, un Bull Market si verifica quando c’è un aumento del 20% o più in un ampio indice di mercato per almeno due mesi”.
Mercato Toro ed economia in crescita
In sostanza, il Bull Market non è nient’altro che il periodo nel quale i prezzi sono in aumento. Se ne può dedurre, quindi, che stanno conducendo le danze i compratori, mentre i venditori sono in minoranza. Anche se non è sempre vero,ad esempio un Mercato Toro potrebbe indicare un momento espansivo dell’economia in generale.
I tratti distintivi di un Mercato Toro
In genere con questa definizione ci si riferisce al mercato azionario, ma il trend positivo di un Bull Market può applicarsi a tutti gli asset finanziari che possono essere venduti o acquistati, quindi anche obbligazioni, indici, commodities, valute e altri.
Le caratteristiche per capire se si è in una fase di Mercato Toro sono diverse:
- Gli investitori acquistano più azioni, il valore sale attirando altri investitori, convinti che vadano acquistate perché solide e oggetto di grandi attenzioni da parte della comunità finanziaria. Quindi la domanda più alta fa crescere ancora di più i prezzi delle azioni.
- Le aziende fanno più investimenti, scommettendo sul proprio futuro, sull’onda lunga dell’atteggiamento positivo del mercato. Questo porta a maggiori assunzioni e innalzamento dei salari.
- Si abbassa il livello di disoccupazione, perché da un lato le aziende assumono di più e dall’altro gli inoccupati cercano con maggiore fiducia un nuovo impiego.
- Si alza l’inflazione perché famiglie e aziende spendono di più
La differenza tra Mercato Toro e Mercato Orso (Bear Market)
Abbiamo visto finora il Mercato Toro, ma in che modo differisce dal Mercato Orso? Quest’ultimo, per ovvie ragioni, è un lasso di tempo nel quale le attività finanziarie sono in calo, con i prezzi che scendono. Sempre secondo la SEC, si presenta un Bear Market quando un “ampio indice di mercato scende del 20% o più su un periodo di almeno due mesi”. In questo contesto è il pessimismo a far da padrone, con molti più venditori che compratori attivi sul mercato. Si entra in una spirale negativa dove i prezzi in discesa scatenano il panico tra la comunità finanziaria e gli investitori possono anche fare scelte poco razionali.