Bolle Finanziarie: Cosa Sono e Come riconoscerle

Riconoscere una bolla e allontanarsi al momento giusto è fondamentale per non subire perdite.

Le Bolle Finanziarie possono essere viste come delle bolle di sapone: si riempiono sempre più di aria fino al momento in cui si verifica il loro scoppio. Di solito, anche se la probabilità di uno scoppio aumenta al crescere della dimensione della bolla, quando ciò si verifica non abbiamo alcun preavviso: il processo è istantaneo.

Bolle Finanziarie: cosa sono

La Bolla Finanziaria è un movimento al rialzo di una qualunque attività finanziaria fino a raggiungere un aumento costante e rapido del prezzo di un “asset” non giustificato dai fondamentali economici.

Prima o poi la bolla esplode o si sgonfia rapidamente e chi ha investito nel momento sbagliato rischia di trovarsi tra le mani solo poche tracce di sapone e altrettanti pochi risparmi.

Come si verificano le Bolle?

Per capirlo si deve fare un passo indietro e chiedersi: come si muovono i mercati? 

Secondo la teoria dei mercati efficienti elaborata verso la fine degli anni Sessanta, i prezzi dei titoli sono determinati da tutte le informazioni disponibili su di essi. Sulla base di questa teoria tutti i titoli finanziari sono sempre valutati in maniera corretta, in base alle informazioni pubblicamente note.

Come anticipato, le bolle speculative si verificano per effetto di movimenti anomali dei prezzi, non giustificabili da fondamentali economici e quindi in periodi in cui gli investitori prendono come riferimento un’errata valutazione del prezzo di un asset. Questa situazione può prolungarsi per mesi o addirittura anni in cui nel frattempo la bolla continua a gonfiarsi.

Il problema inizia nel momento in cui si attiva “l’innesco”, ovvero I’ago che fa esplodere la bolla. Spesso ignoto, imprevedibile e veloce si tratta di un cambiamento: nelle politiche fiscali dei governi o in quelle delle banche centrali, nelle tecnologie e così via.

Vediamo qualche esempio per capire meglio cosa sono.

Come si riconosce una Bolla Finanziaria

Riconoscere una bolla e allontanarsi al momento giusto è fondamentale per non subire perdite elevate.

L’unico modo per sperare di identificare una bolla è avere ben chiare le fasi che portano alla sua formazione prima e alla sua esplosione poi:

  1. all’inizio, molti investitori cominciano a nutrire fiducia sulle possibilità di un aumento di valore o di prezzo di un asset;
  2. quindi, aumentano le richieste nei confronti di quell’asset e cresce anche il prezzo, secondo la normale legge della domanda e dell’offerta, fino ad arrivare a livelli elevatissimi.
  3. a un certo punto, si verifica un evento che mette in dubbio il fatto che il prezzo possa continuare a crescere;
  4. avviene quindi il passaggio dall’euforia alla “sfiducia”. Crolla il numero di chi intende acquistare e aumentano invece i tentativi di chi vuoi vendere e “disfarsi” dell’asset nel più breve tempo possibile;
  5. arriva il primo calo del prezzo e la conseguente accelerazione del ritmo delle vendite;
  6. per finire, avviene il crollo definitivo, spesso quasi totale, del prezzo di quell’asset e la conclusione della bolla.

Scoppio di una bolla: i segnali

Il mercato può trasformarsi da “bullish”, caratterizzato da continui rialzi, in “bearish” da un momento all’altro per effetto di un evento imprevedibile. Si deve accettare l’eventualità che ciò si possa verificare e affrontare il rischio di conseguenza.

Lo scoppio della bolla è come un incendio: rapido e imprevedibile. Per ridurre le perdite, e non bruciare tutta la casa, è possibile mettere però delle barriere “tagliafuoco” al vostro portafoglio.

La prima barriera è la diversificazione. Questo non vuol dire mettere in portafoglio un po’ di questo e un po’ di quello, ma allocare le diverse asset class secondo i criteri della decorrelazione, cioè individuare ingredienti de correlati e riuscire a combinarli in modo accurato.

È quindi difficile riconoscere una bolla? Sì, perché la questione riguarda la percezione che gli investitori hanno del valore di un asset. Le scelte possono essere dettate da errori comportamentali. Il più frequente è quello di ritenere che una tendenza rialzista sia destinata a durare più a lungo di quanto poi non avvenga nella realtà.

Ci sono però delle caratteristiche comuni a tutte le bolle che hanno attraversato la storia. Possiamo quindi “usarle” come bussola per evitare di restare danneggiati in modo eccessivo da un’eventuale nuova bolla.

Riassumendo: spunti pratici

Tutti gli investitori, anche quelli più esperti, devono stare attenti alle bolle finanziare e a non finire vittima del proprio atteggiamento speculativo nei confronti di un asset che aumenta rapidamente il suo valore nel mercato. Ci sono tre consigli pratici che si possono facilmente seguire:

  1. Diffidare delle crescite dei prezzi troppo rapide e cercare di capire se ci si trova di fronte a un evento che giustifica realmente il forte aumento delle quotazioni.
  2. Guardare i fondamentali economici, che determinano lo stato di salute di un mercato, come per esempio il livello dell’attività e dei prezzi nel medio e nel lungo periodo
  3. Considerare gli andamenti storici dei prezzi, poiché rappresentano una guida per avere una idea dell’evoluzione futura. Come? Facciamo un esempio: se l’oscillazione del prezzo di un asset rispetto al passato è molto ampia, sia verso l’alto sia verso il basso, prima di prendere una qualsiasi decisione è bene osservare l’andamento del mercato in generale sia del settore a cui appartiene.
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