Negli ultimi anni le criptovalute mirano a diventare un’alternativa agli investimenti tradizionali. Ecco la loro storia.

Le criptovalute sono bit digitali, prive di un corrispettivo fisico, i cui processi di scambio avvengono secondo un protocollo informatico e tramite una reta informatizzata. Dalla trasferibilità e la scarsezza (caratteristica che dipende dal protocollo) consegue la possibilità di essere vendute e acquistate a scopo d’investimento, oppure utilizzate come metodo di pagamento.
Storia delle cypto: le origini
Negli ultimi anni, la diffusione delle criptovalute è letteralmente esplosa, creando un business di oltre 3mila miliardi di dollari.
Come già spiegato nell’articolo “Criptovalute: cosa sono, origini, funzionamento e dove stanno andando”, quando parliamo di crypto, indichiamo una valuta nascosta, visibile e utilizzabile solo conoscendo le chiavi di accesso del wallet in cui si trovano.
La loro storia parte nel 1983, quando David Chaum pubblica un paper dove si parla della possibilità di far funzionare un sistema di pagamento anonimo usando la crittografia.
Successivamente, tra la metà degli anni ‘90 e il 2008, tre pubblicazioni di assoluta importanza, fanno sì che si cominci a parlare della valuta digitale:
- La pubblicazione dell’articolo: “How to Make a Mint: the Cryptography of Anonymous Electronic Cash” della National Security Agency, in cui si analizzava nel dettaglio il sistema di criptovaluta.
- La creazione del saggio sui b-money dell’ingegnere informatico Wei Dai. La particolarità di questo scritto è la modernità degli argomenti trattati, come per esempio la decentralizzazione e protezione dell’anonimato, argomento ora più che mai attuale.
- “Bitcoin a peer-to peer electronic cash system”, pubblicato il 31 ottobre 2008 da Satoshi Nakamoto. Il documento getta le basi per creare una versione peer-to-peer di denaro elettronico, che permetterebbe di spedire direttamente pagamenti online da un’entità a un’altra senza passare tramite un’istituzione finanziaria.
Le prime criptovalute: da Bitcoin a Ether
Grazie al paper di Satoshi Nakamoto nasce la prima criptovaluta: il Bitcoin. Fu lui, infatti, a estrarre i primi Bitcoin, iniziando quella che oggi chiamiamo pratica del mining.
Dopo il successo della prima moneta virtuale, l’idea delle valute elettroniche è lentamente diventata popolare e per questo motivo nel 2011, sono state create le prime criptovalute alternative, chiamate Altcoin (dall’inglese Alternative Coin). Queste monete virtuali sono il tentativo di potenziare alcune caratteristiche del protocollo originale di Bitcoin, in particolare l’obiettivo è quello di ottenere maggiore velocità e maggiore anonimato.
Una delle prime Altcoin è stata Litecoin vista come l’argento digitale, dato il valore relativamente basso rispetto al Bitcoin, considerato invece oro digitale.
Nel 2015 è stato lanciato il progetto Ethereum, tecnologia che permette alla criptovaluta Ether di poter essere inviata a chiunque, con una bassa commissione. Ether punta a superare Bitcoin in quanto a versatilità: consente non solo pagamenti, ma una diversità di servizi finanziari, giochi e app.
Con il passare degli anni, le piattaforme di trading e di exchange sono diventate facilmente accessibili al pubblico, rendendo più semplice la compravendita di criptovalute.
Questo ha ovviamente contribuito alla rapida crescita dell’ecosistema che, insieme all’interesse generato, hanno spinto in alto il prezzo delle criptovalute, tanto da far venire il dubbio che non sia tutta una bolla tecnologica come quella verificatasi nei primi anni 2000.
Le criptovalute oggi
Attualmente, il valore delle crypto è in grande espansione, per una capitalizzazione complessiva che è arrivata a sforare i 2000 miliardi di dollari.
Non si può negare l’accelerazione verificatasi con l’inizio della pandemia di Covid-19, la quale ha fornito l’occasione a molte persone d’interessarsi a nuove tematiche.
Queste monete digitali rappresentano un possibile futuro del denaro e potrebbero cambiare lo scenario economico globale poiché, nonostante la loro estrema volatilità, un sistema decentralizzato potrebbe essere più resistente rispetto a uno accentrato: per il corretto funzionamento del primo è sufficiente il buono stato della maggior parte dei nodi della rete, per il secondo, difficoltà a pochi nodi potrebbero bloccare il funzionamento dell’intero sistema.
In questo momento le crypto sono viste principalmente come strumenti speculativi, ma in futuro, migliorandole e integrandole con altre innovazioni nel campo finanziario e della sharing economy, potrebbero creare sistemi dal forte impatto sociale.
Il futuro delle crypto
Come detto all’inizio dell’articolo, negli ultimi anni le criptovalute stanno cercando di diventare un’alternativa agli investimenti tradizionali.
Ma cosa riserva il futuro per queste valute digitali? Tutto dipenderà da tre fattori:
- Posizione delle banche e dei principali operatori della borsa mondiale
- Legislazione dei Paesi appartenenti al G20
- Sicurezza delle criptovalute e degli strumenti digitali di gestione
Dal punto di vista istituzionale, il futuro delle crypto dipenderà dall’apertura della finanza tradizionale a questo nuovo settore. In particolare, tanto più gli istituti bancari saranno aperti e celeri nel fornire ai propri clienti (investitori e risparmiatori) metodi sicuri e affidabili per accedere a questo nuovo mondo, tanto più sarà facile per l’intero ecosistema continuare il proprio sviluppo.
Da non sottovalutare sono anche i rischi legati a una regolamentazione carente, la quale non consentirebbe di far chiarezza su quali siano i confini tra il consentito e l’illegale, tenendo quindi lontana la finanza tradizionale.
Altro pericolo è quello di una regolamentazione troppo restrittiva o peggio ancora di divieto, basti pensare alla Cina che ha messo Bitcoin al bando, considerando le criptovalute a tutti gli effetti illegali.
Per quanto riguarda la sicurezza, generalmente le innovazioni diventano grandi realtà quando le persone decidono che sono sicure. Le criptovalute offrono tante possibilità, ma la sicurezza rimane un aspetto più controverso a causa dell’aumento globale del cybercrimine, di App e siti fraudolenti, della completa trasparenza finanziaria delle blockchain per cui chiunque partecipi a una transazione può avere informazioni dell’altra parte coinvolta.
Nonostante queste considerazioni, prevedere scenari futuri è molto difficile; tutto dipenderà da come evolverà il mondo finanziario. Le criptovalute e la blockchain sono una tecnologia in continuo sviluppo ed è giusto avere massima prudenza, ma vedendo l’andamento dell’ultimo anno si può pensare che nei prossimi, esse potranno diventare una vera concorrenza per gli investimenti tradizionali.