Secondo trimestre: mercati resilienti in uno scenario incerto

Si prosegue con un trend di rialzo sulle principali asset class, anche se con minor slancio rispetto ai mesi precedenti.

Nel secondo trimestre, sui mercati, è proseguito il movimento di rialzo incominciatosi a intravedere negli scorsi mesi, anche se con minore slancio rispetto a ora.

Dati resilienti e una politica monetaria ancora attenta all’inflazione, infatti, hanno spinto i mercati ad alternare euforia con brevi fasi di volatilità.

Lo scenario dei mercati del secondo trimestre

Dopo un periodo complicato, la paura di una recessione globale dei mercati sembra essere svanita, nonostante, i dati dell’Eurozonacontinuino a deludere, anche a causa della Cina che non riesce ad accelerare dopo i pesanti lockdown e dopo un re-opening, risultato più lento del previsto. Gli effetti positivi potrebbero iniziare a vedersi nella seconda parte dell’anno. L’azionario USA, invece, continua a rimanere forte mentre la partecipazione al rialzo rimane bassa.

Con l’America che ha rilasciato buoni dati, il rientro dell’inflazione potrebbe dimostrarsi più lento, infatti, dissolti gli shock legati alla pandemia, il lavoro resta forte e le richieste salariali crescenti. Il rischio quindi è che l’inflazione, dopo il calo recente, torni sopra al 3% anche nel 2024.

All’interno di questo scenario si potrebbe aprire un bivio per le Banche Centrali: accettare questo livello elevato aspettando gli effetti ritardati dei rialzi precedenti oppure rialzare ulteriormente i tassi provocando una recessione.

Ernest Hemingway diceva: “Ai più importanti bivi della vita, non c’è segnaletica”, quindi, per capire in quale direzione andranno le cose, saranno necessari mesi.

C’è tuttavia uno scenario alternativo positivo: i miglioramenti di produttività legati all’intelligenza artificiale e la piena normalizzazione delle catene di fornitura potrebbero portare l’inflazione al 2% con una recessione lieve e di breve durata.

Sotto questa rappresentazione si ritorna nella situazione di crescita non-inflazionistica che ha sostenuto il bull market, periodo in cui i prezzi delle azioni sono in aumento e l’umore dei mercati è ottimista, negli scorsi decenni.

Andamento dei portafogli e opportunità future

Venendo al trimestre, l’azionario ha mostrato buone performance soprattutto negli USA grazie al tema dell’Artificial Intelligence. La partecipazione al rialzo, tuttavia, è stata concentrata sui principali titoli del Nasdaq, il mercato azionario telematico statunitense. Gli emerging markets, invece, si sono dimostrati sottotono a causa della Cina, mentre l’Europa è rimasta a lungo in un movimento laterale.

Nel frattempo, le obbligazioni non hanno dato un contributo, così come le esposizioni valutarie

Nel contesto attuale, i portafogli hanno avuto risultati positivi, grazie soprattutto all’andamento delle azioni che ispirano fiducia anche per il futuro, mentre le obbligazioni hanno ottenuto risultati più modesti a causa dei tassi e prospettano scenari più incerti.

Per questa ragione è preferibile mantenere portafogli sostanzialmente neutrali, con obbligazioni di qualità e l’azionario ben diversificato. I mesi estivi sono stati in passato portatori di volatilità e senza una svolta decisa dello scenario, i mercati potrebbero continuare a navigare a vista. In conclusione, quindi, il contesto spinge a rimanere neutrali, aspettando segnali per diventare prudenti.

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