Dal caso GameStop all’incarico conferito da Mattarella a Mario Draghi per un nuovo governo, passando per le trimestrali dei big dell’hi-tech (Tesla, Apple, Alphabet, Amazon). Scopri come hanno reagito i mercati.
Finora è stato un inizio di febbraio particolare, caratterizzato da una volatilità in accelerazione e da sorprese anche per gli operatori di mercato più esperti. Una su tutte, l’accelerata improvvisa di GameStop grazie a migliaia di piccoli investitori coordinati tra loro, ma anche la decisione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di affidare l’incarico di governo all’ex governatore della BCE Mario Draghi. In mezzo a queste due importanti svolte, vanno segnalate le trimestrali hi-tech di Tesla, Apple, Alphabet e Amazon che hanno dato spunti interessanti agli operatori finanziari.
Il caso GameStop, ovvero Davide contro Golia 2.0
Attraverso la dimostrazione di forza dei piccoli trader, uniti da un obiettivo comune contro i big della finanza mondiale, è stata dimostrata ancora una volta la fragilità del sistema finanziario globale, esposto in modo chiaro ai flussi dei trader retail.
In sostanza, a inizio febbraio il titolo di GameStop, catena di negozi di videogame in difficoltà da anni, è schizzato alle stelle (oltre il +1600%) fino a diventare l’azione più scambiata di tutte nel giro di pochi giorni. Questo perché migliaia di investitori dilettanti si sono coordinati sul social network Reddit grazie al 34enne esperto di marketing Keith Grill, che ha guidato l’attacco dal suo seminterrato di Wilmington in Massachusetts.
All’inizio del 2020 un’azione di GameStop oscillava tra i 3 e i 4 dollari e molti venditori allo scoperto (short seller) hanno voluto approfittare di questo valore basso, scommettendo sul continuo crollo del titolo. Ciò che questi short seller non si aspettavano (e come avrebbero potuto?), legati nella maggior parte dei casi ai big della finanza globale, era il colpo di mano di migliaia di investitori non professionisti. I tanti piccoli Davide 2.0 del web hanno così scommesso nella direzione opposta attraverso la sottoscrizione di “opzioni call” (contratti che danno la possibilità di acquistare azioni a un dato prezzo di esercizio entro una certa data).
A questo punto Golia 2.0, gli short seller professionisti, si sono trovati incastrati da questa mossa a sorpresa e hanno dovuto limitare i danni avviando coperture oppure liquidando la propria posizione.
Le trimestrali delle big hi-tech in chiaroscuro
Altro fatto importante di inizio febbraio sono le trimestrali di Apple e Tesla prima e di Alphabet e Amazon poi. Apple e Tesla non hanno convinto gli investitori per motivi differenti: Apple ha battuto le attese ma non ha condiviso una guidance chiara e precisa, mentre Tesla ha pubblicato sì profitti in crescita per il sesto trimestre consecutivo, ma con dati al di sotto delle attese degli analisti.
La settimana successiva invece Alphabet e Amazon hanno stupito il mercato in senso positivo e nemmeno la notizia dell’abbandono di Jeff Bezos dalla carica di CEO ha impensierito gli investitori, grazie alla solidità del business model e al fatto che la nuova Amazon del CEO Andy Jassy si lancerà nel redditizio settore dei videogame. Discorso opposto per esempio per i settori Travel e Lifestyle, i più colpiti dalle limitazioni alla mobilità imposte dal Covid-19.
La sorpresa Draghi alla guida dell’Italia
La mossa di Mattarella ha sorpreso non solo il mondo politico ma anche quello economico-finanziario e la notizia ha riportato subito liquidità sui principali asset europei: lo spread del BTP sul Bund decennale è crollato e il mercato italiano ha ricevuto una grande spinta soprattutto da titoli ciclici e bancari. Insomma, è bastato il nome dell’ex governatore della BCE Mario Draghi per ridare attrattività agli asset italiani. E non è cosa da poco.
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