I mercati guardano avanti e, se le obbligazioni hanno sempre meno da offrire, il mercato azionario dà maggiori soddisfazioni. Ecco cosa è successo nel secondo trimestre del 2021.
Il secondo trimestre del 2021 ci ha portato alcune conferme, delle sorprese e qualche nuova domanda. Innanzitutto, ci ha confermato che la campagna vaccinale porta al boom economico: i numeri della crescita sono stati positivi e superiori alle attese già elevate. In seguito al boom economico, ci sono state anche delle sorprese di inflazione negli Stati Uniti, dove ormai il processo di riapertura è completato e la domanda di beni e servizi porta a un rialzo dei prezzi. Ciò che resta da capire, in questo scenario inflattivo, è quando le politiche delle Banche Centrali potranno essere meno accomodanti. Gli esperti devono quindi comprendere in anticipo quando la politica passerà dal “sostenere” al “contenere” e, di conseguenza, quando sarà necessario modificare la gestione dei portafogli.
I mercati: quali opportunità da cogliere?
I mercati guardano avanti e hanno già capito che, se l’incertezza è sufficiente a far emergere qualche correzione, difficilmente ci riporterà nel baratro. O per lo meno, ci sono buone probabilità che non accadrà nei prossimi mesi. Con le obbligazioni che hanno sempre meno da offrire, le azioni e le attività reali sono gli asset sui quale puntare in questo momento, avendo cura di selezionare non i vecchi vincitori ma le aree e i settori che avranno il vento in poppa nel nuovo scenario.
In questo senso, l’Europa e la Cina si candidano a prendere il testimone dei mercati dall’America, ma rimangono essenziali quelle tendenze tematiche di lungo termine che sono rappresentativi del nuovo mondo post-Covid. I portafogli devono restare molto diversificati, compatibili con i singoli profili di rischio e con quote di attività “difensive” come il dollaro e le obbligazioni cinesi.
Portafogli: come si sono comportati nel secondo trimestre
Anche nel secondo trimestre 2021, i portafogli del Roboadvisor di Tinaba con Banca Profilo hanno dato rendimenti crescenti per profilo di rischio e complessità. I portafogli più prudenti e dedicati all’obbligazionario hanno comunque generato valore, con il recupero di alcuni tratti della curva governativa e la salita delle obbligazioni indicizzate. Anche le obbligazioni a breve termine e alto rendimento hanno contribuito.
Come anticipato, è l’azionario ad aver dato le maggiori soddisfazioni: sono state mantenute le posizioni sull’’indice mondiale SRI (Sustainable and Responsible Investment), ovvero l’indice composto da azioni di aziende di tutto il mondo selezionate in base alle performance ESG.
Nei Profili Plus – ovvero i Profili con un portafogli investito superiore ai 10.000 € e un numero di ETF maggiore – è stato confermato l’approccio tematico, con l’ETF sulla Robotica che ha recuperato il ribasso di maggio e l’ETF sulle aziende con alti dividendi sempre forte e stabile nel periodo. Infine, l’impatto del dollaro è stato poco influente, mentre è stato molto positivo quello delle materie prime e la volatilità è rimasta sotto controllo.
Le novità attese sui portafogli azionari
Sull’azionario ci sono state prese di profitto a inizio giugno sulla parte globale a forte prevalenza americana, per ridurre i rischi a fronte di prezzi ormai vicini ai target dell’anno. Sono state implementate prima la componente europea, poi quella asiatica. In Europa vediamo possibili sorprese sulla crescita economica grazie all’accelerazione sui vaccini e, per evitare impatti negativi dall’apprezzamento dell’Euro contro le altre divise del continente, abbiamo concentrato le posizioni sulle aziende dell’Eurozona e non, come in precedenza, dell’Europa intera. In Asia siamo tornati ad investire poiché troviamo valutazioni più interessanti, in una economia che continua a crescere senza aiuti esterni.
Le novità attese sui portafogli obbligazionari
Se ci spostiamo sull’obbligazionario, le ottime performance delle obbligazioni indicizzate sono state sfruttate per recuperare i ribassi dei governativi di inizio anno. La posizione è stata poi riallocata sui governativi dell’Eurozona a durata medio bassa, che possono beneficiare di una BCE ancora pronta a dare supporto. Sulle obbligazioni societarie abbiamo invece ridotto il rischio, escludendo le società attive nella filiera dei combustibili fossili. Rimane elevata la quota di strumenti ESG o SRI per favorire, oltre al rendimento, la spinta verso investimenti sostenibili e responsabili.
Cosa aspettarsi dal prossimo trimestre
Nel terzo trimestre dell’anno, gli strumenti che compongono i portafogli continueranno a essere selezionati a partire dalle idee del team Wealth Management di Banca Profilo con l’aiuto dell’algoritmo di Intelligenza Artificiale. Inoltre, i portafogli saranno arricchiti grazie all’aumento del numero di ETF su tutti i Profili. In particolare, i quattro Profili più prudenti vedranno un aumento della selezione obbligazionaria, per estrarre il valore residuo di un mercato molto maturo. Sui quattro Profili più aggressivi la componente azionaria sarà sempre più diversificata su singoli temi, settori e Paesi per generare extra rendimento. Dopo un primo semestre molto positivo, continueremo a lavorare analiticamente in linea con la visione strategica e la professionalità del nostro team.
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